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Dea Bastet
view post Posted on 31/7/2008, 11:53




Salve a tutti! In attesa che io continui le altre fic che ho cominciato e mai andata avanti per crisi da scrittore.. ve ne propongo un'altra!! Sarà un po’ strana da tutte quelle che ho fatto in precedenza.. almeno per me non so voi lettori… ma detto questo cominciamo! Vi lascio alla lettura! Buona lettura!^^



>CAPITOLO 1




Era un giorno come un altro a Domino. Gli uccellini cinguettavano, il sole era forte sulla città, le cicale allegre…

In una casa, che fungeva anche da negozio arrivò una telefonata e gli abitanti della casa ancora assonnati si svegliarono di scatto.. un uomo abbastanza avanti con gli anni andò a rispondere…



“Pronto? Questa è casa Muto….”

Dall’altra parte del telefono parlò una donna “Ciao padre.. sono io Misawa…”

“ciao! Sono contento di sentirti!!” disse il vecchio.

“senti avrei un favore da chiederti!” disse la ragazza

“dimmi tutto!” rispose.

“dovresti ospitare per qualche mese mio figlio… anche perché qui se lo vedono ancora in giro che fa stupidaggini… non so cosa succede.. e così abbiamo pensato di mandarlo da te… c’è qualche problema?” disse con voce molto inquieta la ragazza.

“per me va bene… ma che tipo di stupidaggini combina??”disse con voce preoccupata.

“meglio se non te lo dico.. ti spaventeresti e t verrebbe un infarto..” (e poi muori! Nd Baz 2.0)(ma che centri tu?? Torna a colorado!!! Nd gatta)

ripreso dalla frase disse: ok.. per che ora arriva?”chiese visto che prima non gliel'aveva chiesto.

“per la sera arriverà… parte a mezzogiorno…”.rispose

“ok lo aspetterò” disse e poi riattaccò… e rivolgendosi al ragazzino che si era fermato nell’ascoltare la discussione…

“senti stasera verrà a trovarci tuo cugino” disse.



FINE CAPITOLO 1
Eccomi qui… ragazzi! Una nuova fic. E per tutte le altre storie spero di riprendermi dalla crisi…

Seto:e ne hai anche tante in sospeso.. quando ti decidi a continuarle e a finirle??

Intanto io ho detto prima che avevo la crisi e quindi non sapevo come continuarle ma ora so come continuare una certa fic…*_*

Seto:così questa mi fa paura…

Ragazzi alla prossima e fate un commento!!



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:09
 
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Dea Bastet
view post Posted on 7/8/2008, 20:27




CAPITOLO 2




Dopo che ebbe finito la chiamata la ragazza mise giù il telefono e andò in cucina a preparare qualcosa per suo figlio. Visto che era ancora a letto e non aveva intenzione di alzarsi per partire. Lei andò nella sua camera…

La trovò come sempre. Buia. Allora per farsi strada accese la luce e vide che suo figlio, come al solito, stava dormendo con la testa nascosta sotto il cuscino. Allora gli andò vicino e lo mosse piano…

Sentì dei mugugni. E allora lo chiamò…

“senti vuoi alzarti o no??”

Non ebbe risposta.

“Atem Yami Misawa!!! Vuoi svegliarti si o no!?!” disse con voce alta quasi urlando.

Il ragazzo aprì gli occhi e vide che era lì vicino a lui..

“mamma che c’è adesso??” disse sbadigliando.

“c’è che devi alzarti e andare da tuo nonno!!” mentre stava mettendo a posto la stanza.

E replicò “la devi smettere di uscire la sera e ritornare verso mattina! Ti fa male questa vita da vampiro!”.

“a me piace così” rispose.

“ma devi smetterla. E poi non dovresti frequentare quella compagnia, ti hanno trasformato in un cattivo esempio per tutti quelli che sono nel quartiere. Io non so perché hai deciso di frequentarla… una volta eri così un bravo ragazzo…”

Ci fù un piccolo momento di silenzio.

”senti mamma smettila di preoccuparti. Io sto bene con loro e basta! Finito qui!” disse alzando un po’ la voce.

“ok va bene.” Disse. Poi aggiunse “senti prepara la valigia che vai dal nonno. Prendi il primo volo per il Giappone”.

“perché mamma!?! Sto bene io qui!” replicò.

“perché se ti fai vedere ancora una volta con quella compagnia che hai trovato e trovano ancora i vostri loschi traffici vai a finire in prigione!!” replicò lei con voce preoccupata e allo stesso tempo triste.

La madre e il figlio si guardavano l’uno con l’altro.

“va bene parto” disse rassegnato.

“bene” affermò senza dire altro se non che “la tua borsa e pronta! Mi raccomando fai il bravo almeno dal nonno e non cercare guai.. per favore Tesoro! Non far star male la mamma!”



Atem dopo queste parole uscì dal letto e si vestì con i suoi soliti abiti: una maglietta nera, pantaloni aderenti e sempre con i cappelli raccolti a modo di coda..

Poi uscì e andò all’aeroporto e prese il volo…



Arrivò in Giappone alla sera. L’aereo era in ritardo ma non gli importava tanto non è che aveva un comitato d’accoglienza che era venuto a prenderlo… sapeva già dove andare.. tanto era venuto tante volte nel weekend da suo nonno pensava… ma non c’era più andato da tempo, da molto tempo.. da quando frequentava quella compagnia che aveva trovato…



Senza pensarci ancora si mise in cammino verso la casa… e gli fu facile trovarla, era abbastanza vicina all’aeroporto. Appena la vide andò verso la porta e bussò… gli aprì suo nonno..



“oh ciao! Finalmente sei arrivato! Ti stavo aspettando da qualche ora! Dai entra!” disse e poi face entrare il ragazzo.



Atem si girò attorno vedendo che molte cose erano cambiate dalla sua ultima volta che aveva passato un weekend qui. Quasi gli scese una lacrima pensando a quegli anni..



“senti vai ad appoggiare le tue cose… la tua camera si trova sopra al primo piano davanti a quella di tuo cugino Yugi!”



“ok grazie” disse per poi andare di sopra.



FINE CAPITOLO 2



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:12
 
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Dea Bastet
view post Posted on 11/8/2008, 13:30




CAPITOLO 3




Il ragazzo andò di sopra, trovò la camera che gli era stata destinata e mentre entrava sentiva una musica dolce che veniva dalla stanza di fronte.

Gli piaceva ma non aveva voglia di andare a salutare il cugino.. adesso aveva da fare.. così mise sopra il letto la sua valigia e si sistemò..

Intanto di sotto il nonno stava preparando la cena per tutti e allo stesso tempo sentiva la tv.

Yugi dopo aver spento la musica per la gioia di suo nonno dopo che aveva urlato per far spegnere lo stereo a suo figlio…

Yugi dopo aver spento scese in salotto e poi in cucina ad aiutare suo nonno…



Il vecchio prese la parola: “sai che è arrivato tuo cugino Yugi?”.

“ma dai e da quanto?? Non ho sentito!” disse

“per forza! Avevi lo stereo altissimo! Piuttosto dovresti salutarlo! È nella stanza di fronte alla tua!” ribattè il vecchio.

“si vabè ci andrò più tardi! Ora non ne ho voglia!” disse Yugi.

“gioventù bruciata! Quando io ero giovane ero pieno di energia e ogni giorno facevo quello che volevo e potevo per fare moto! E invece adesso guardati! Sei proprio un pigro!” disse facendo si di far muovere il figlio.

“e va bene! Vado a salutare il cugino!” disse rassegnato.
“bene^___^” disse facendo un sorriso lungo come il mondo.



Il ragazzo si incamminò di sopra per andare a salutare il cugino. Entrò nella stanza bussando e facendo spaventare Atem.



“toc toc è permesso?” disse Yugi

“chi è? ah sei tu! Mi hai spaventato sai!” disse mentre si girava lasciando il guanto sulla tavola che si stava mettendo.

Il ragazzo si girò e Yugi vide che era vestito con abiti molto neri e attilati. Una maglietta con un teschio, la maglietta era coperta da una giacchetta nera con molte tasche dentro che parevano piene di qualcosa che Yugi non riusciva a identificare. Poi dei pantaloni sempre neri molto attilati.

“Ma che vestiti particolari! Come mai ti conci così?” disse

“ma per caso hai letto recentemente la favola di Cappuccetto Rosso?” ribadì Atem.

“no perché??” disse Yugi.

“mah mi pareva… comunque vorrei sapere che ci sei venuto a fare qui. Ho fretta!” disse con tono scocciato.

“io volevo solo salutarti visto che è da tempo che non ti vedo.. diciamo che saranno circa 10 anni! Ma per ora tolgo il disturbo visto che sei molto indaffarato! Ciao! Ti vengo a chiamare quando è pronto!” disse Yugi.

“fa come ti pare” rispose freddo.



Quando uscì dalla stanza riprese a prepararsi per andare dove aveva in mente di andare. Sapeva della sua fama. E immaginava che fosse arrivata anche qui. Prese il guanto che aveva appoggiato sul tavolo e se lo mise.. cercò nella valigia e trovò quello che cercava. Era incartato con una carta isolante per riuscire a passare al metaldetector all’aeroporto. Lo aprì e mise l’oggetto nelle sue tasche dentro la giacca e scese.. ma non per mangiare insieme a suo nonno e suo cugino…



Sulle scale…

“Atem scendi che è pronto” urlò dalla cucina il nonno.
“io esco ora!” rispose pacato.

“ma dove vai a quest’ora?? Non è bello uscire adesso!” rispose.

“io esco quando mi pare e piace” dopo aver detto questo uscì senza aggiungere altro sbattendo la porta.

“e dire che una volta era un bambino carino… la sua giovinezza è sparita in questi 10 anni, gli ultimi anni che non è più venuto a trovarmi con sua madre…” disse senza nemmeno accorgersi che lo stava ascoltando Yugi.

“si lo so.. è stato freddo prima nel rispondermi..” aggiunse Yugi

“chissà cosa lo ha cambiato…”disse con occhi abbassati.. e aggiunse “senti mangiamo e basta!”.



Fuori in strada Atem si diresse verso un bar che conosceva e che veniva anche quando era piccolo è passava le estati qui a Domino. Veniva anche sua madre qui a passare le ferie a casa del nonno.. e il bar che aveva trovato, lo aveva trovato per caso insieme a Yugi….

FINE CAPITOLO 3



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:12
 
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Dea Bastet
view post Posted on 16/8/2008, 13:35




CAPITOLO 4
.:RICORDI:.




FLASHBACK

Domino 13 anni fa…

Due bambini stavano passeggiando per strada: uno aveva 7 anni ed era il più grande dei due.. l’altro era più piccolo di lui di almeno un anno. Stavano passeggiando insieme per Domino dopo che i loro genitori gli avevano dato dei soldi per prendersi un gelato, arrivano a un bar stranissimo con un insegna con scritto “Harry’s Bar”. Il più grande, di nome Atem, era incuriosito di quel bar..

“dai Yugi entriamo! Vediamo cosa c’è dentro!” disse felicemente Atem.

“no ho paura.. si raccontano strane cose su questo bar. Si dice che chi entra ed esce che non è più lo stesso! Ti prego non entrare” disse con delle lacrime agli occhi supplicandolo. Strattonando l’amico, più che cugino, per non farlo andare.

“dai non crederai a queste cose! Io penso che queste voci siano fasulle! Guarda! Ti pare un bar abitato da mostri che ti fanno il lavaggio del cervello??” disse ridendo.

“no ma ti prego!” ribadì ancora piangendo Yugi.

“io ci vado. Se non ti và di venire va bene.. vai a casa ma non dire niente a mia madre”.

“va bene ma tu stai bene, e che non ti facciano il lavaggio del cervello” disse allontanandosi.



Dopo che Yugi se ne andò finalmente Atem riuscì ad arrivare davanti alla porta e allungandosi per arrivare alla porta. Poi l’aprì. all'interno per lui sembrava un bar come altri. Gente che sedeva ai tavoli per bere qualcosa. Decise che avrebbe preso qualcosa anche lui.. dopotutto aveva dei soldi che gli aveva dato sua madre e questo gli bastava.



Si avvicinò al bancone.

“scusi mi potrebbe fare della cioccolata signore?” chiese.

Il vecchio al bancone lo guardò per poi dire: “si ma hai da pagare bel bambino?”.

“si ho questi che mi ha dato la mamma”. Disse facendo vedere i soldi che aveva.

“si penso che bastino.. intanto me li prendo!”. Disse prendendo dalla sua mano le monetine. E aggiunse”eccoti qui la cioccolata! Vai a gustartela al tavolo invece di stare qui in piedi.”

Atem la prese e si avviò verso il tavolo. Si sedette vicino a un tipo con cappello che stava bevendosi l’ennesima birra. Vedendo Atem che si stava avvicinando si spostò e gli fece posto per sedersi..

“grazie” lo ringraziò e prese a bere la sua cioccolata.



Ci mise molto a berla. Per lui era la cosa più buona al mondo. Vedendo che aveva finito l’uomo prese la parola.

“ma che ci fai piccolo qui?” disse

“volevo vedere questo bar… ecco…” girando lo sguardo verso una cosa che lo affascinava “che bella! Una pistola da cowboy!” disse ignorando cosa fosse realmente…
“ti piace?” disse.

“bellissima.. mia mamma non me ne compra una perché dice che è pericolosa!” disse ammirando ancora quell’oggetto.

“provala pure se ti va” disse porgendola.

Atem la prese in mano e schiacciò il grilletto e partì un colpo proprio sul barista anziano (ma tutte a me capitano?? O__O nd barista). L’uomo pensò che si fosse spaventato Atem. Ma con sorpresa vide che era rimasto imbambolato a vederla per poi guardarla come se fosse un trofeo…

“senti posso tenerla??” disse con occhi dolcissimi che facevano piangere pure l’uomo che non si inteneriva.

“ma certo!^^ ma nascondila però.. hai visto com’è pericolosa?” disse

“certo…” disse fieramente…



FINE FLASHBACK

“eccomi qui.. davanti a questo bar.. è stato qui che quel tipo mi ha dato questa pistola… mamma quanti ricordi mi affiorano.. sembra un eternità che non entravo più qui…” pensò..

Poi prese a camminare verso l’entrata…

FINE CAPITOLO 4



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:13
 
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Johan_Anderson
view post Posted on 23/11/2008, 20:43




è finito :huh: :blink:
 
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Dea Bastet
view post Posted on 4/12/2008, 19:50




no c'è ne sn ankora ;)

CAPITOLO 5




Entrò nel bar… tutto come era rimasto l’ultima volta a parte il barista che aveva beccato nel provare la pistola.. appena varcò la soglia sentì che c’era un brusio forte ma che poi finì perché tutti si erano girati per vedere il ragazzo che era entrato.



Sembrava che lo avessero già riconosciuto…



Cominciarono i brusii..

“ma quel ragazzo non è quello che avevano beccato in quel pub? E che poi gestiva quel traffico?” domandò una persona a quella vicina.

“si è proprio lui… non pensavo che fosse da queste parti”rispose l’altro.



Atem si sedette e rivolse lo sguardo alle persone che c’erano finché una non gli venne vicino e lo saluto a modo suo..

“ehi ciao.. tu sei il ragazzo che gestiva un traffico di stupefacenti in Egitto? Sai se famoso qui!” chiese il ragazzo.

“si sono io…” rispose Atem

“e che ci fai qui? Non dovresti essere in Egitto a gestirlo?” domandò ancora.

“ma non li segui i notiziari o sei troppo impegnati per farti una che ti ronzava attorno?” rispose Atem con una domanda.



Il ragazzo non rispose e si allontanò.



Un altro ragazzo seduto prese la parola…
“certo che ne hai di coraggio a rispondere a una mezza calzetta come Luis. Devi aver fegato!”

“certo come c’è l’ho per sfidare colui che è il capo della banda di questa città… gente come me intendo…” rispose. Poi aggiunse “sai dirmi chi è il capo della banda di questa città?” disse con tono di sfida.

“ma c’è l’hai davanti… sono io! Sono Thomas. E da quello che ho capito vuoi prendere il mio posto.. ah non sai che sono il più temibile? Tutti quelli che hanno tentato sono finiti al cimitero… sei sicuro di volerlo?” disse

“Si ne sono sicuro” e riprese “scegli tu il posto”.

“ se a te va bene ti va al porto? È il posto ideale per un duello tra armi di fuoco” chiese

“per me va bene…”



Intanto a casa di Yugi…

“nonno io devo uscire con Joey e gli altri!” disse Yugi

“ok.. ma non tornare tardi e se incontri tuo cugino digli di tornare a casa!” rispose il nonno

“se lo incontro… ma non penso… ciaoo!”



Disse e poi uscì per incontrare i suoi amici al loro solito punto d’incontro: il centro.

Arrivò correndo..

“ragazzi sono qui!!” urlò Yugi.

“finalmente sei arrivato Yugi! Ancora un po’ e andavamo da soli!” rispose Joey

“scusatemi ma ho dovuto mettere a posto la casa.. senò mio nonno non mi lasciava”rispose Yugi sfinito dalla corsa che aveva fatto

“bene ma ora andiamo! O non ci fanno più entrare!” disse Tristan l’altro ragazzo della compagnia…



La banda si avviò ed arrivarono al porto dove c’era un bellissimo pub. I ragazzi entrarono e subito si sentì la musica alta che spaccava i timpani. I ragazzi si sedettero al solito tavolo dove erano abituati a sedersi e presero subito da bere…



Dopo qualche minuto un ragazzo che era nel pub entrò di soppiatto e corse verso il tavolo vicino al loro…



“ragazzi il capo vuole battersi con un ragazzo! Venite sembra che sia divertente!” disse

“ma dai.. e chi ha sfidato il capo?” chiese la ragazza vestita tutta in stile dark e con qualche piercing al naso.

“un ragazzo che viene dall’Egitto… sembra che sia il capo dell’organizzazione egiziana del traffico di stupefacenti” rispose il ragazzo.

“dai questa non voglio perdermela! Se è il ragazzo che penso io c’è da divertirsi!” disse per poi uscire insieme all’amico e i ragazzi che erano con lei al tavolo.



“hai sentito? non so chi sia questo ragazzo ma ha fatto una mossa stupida!” fece una piccola pausa e poi riprese “a quanto ne so io.. nessuno ha mai battuto il boss dell’organizzazione.. anzi sono tutti finiti ammazzati. E il tg continua a parlare di questi omicidi” disse Joey

“io vorrei proprio vedere chi è questo! Non so voi ma io vado a curiosare!” disse Tristan mentre se ne andò

“ehi aspettaci!” dissero i ragazzi in coro…



I ragazzi uscirono fuori e andarono verso la banchina delle navi e videro che stavano ancora fermi. Per fortuna non avevano cominciato…



“questa è proprio una pazzia non so come faccia la gente di questa banda a divertirsi così” disse Joey.

“eppure si divertono.. ora sta zitto e fammi sentire voglio sapere chi è il ragazzo che sfida” disse Tristan.



Thomas e Atem erano a faccia a faccia.. circondati dalle migliaia di persone che erano intervenute nel vedere lo spettacolo.

In mezzo ai due c’era una specie di arbitro che diceva il nome di colui che aveva sfidato Thomas, chiamato boss da tutta la banda..

“eccoci qui componenti della banda del giappone trasgressiva e violenta! Siamo qui perché il qui presente Thomas, noto a tutti come boss” è stato sfidato dal ragazzo di destra di nome Atem Misawa… e ora che si cominci! Sarà un altro spargimento di sangue per il nostro boss!” finì di parlare..



Yugi al pronunciare il nome di Atem rimase male… e pensò “ti hanno proprio fatto il lavaggio del cervello amico mio… non è possibile una cosa del genere.. ti prego Atem! Ritorna come sei sempre stato! Un bravo bambino… dolce e volenteroso verso gli altri”



Intanto i due tirarono fuori la pistola e si mirarono. La sfida era cominciata… dovevano fare dei passi indietro per regolamento della sfida… andarono indietro ma ad un tratto si udì un colpo… Thomas aveva sparato senza aspettare la fine dei dieci passi per regolamento… tutti credevano che Atem era stato finito come tutti quelli prima di lui.. ma non era così.. era riuscito a schivarla anche se era girato di spalle..

“immaginavo che sparavi senza aspettare la fine dei passi… mi dispiace per te ma sono riuscito a schivarlo” disse facendo un ghigno. E aggiunse “ma mi dispiace per te ma ora hai finito le munizioni…” e sparò..



Tutti rimasero senza parole quando il proiettile colpì il colpo di Thomas e caddè a terra.

Atem rimase a fissare il corpo. Con un volto che sembrava non aver pietà.



Yugi dall’alto stette male dal pensiero che aveva ucciso una persona.. e si allontanò..

FINE CAPITOLO 5



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:14
 
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Dea Bastet
view post Posted on 15/3/2009, 18:46




CAPITOLO 6




La notte era inoltrata.. i ragazzi rientrarono a casa e Yugi pure.. li salutò e andò.. entrò in casa e fù sorpreso che ad aspettarlo non c’era nessuno. Di solito c’era il nonno che lo aspettava ma stavolta nessuno. Vide che c’era una luce nella cucina.. qualcuno era sveglio a quell’ora… entrò in cucina e trovò… suo nonno che stava dormendo sul tavolo! Pensò di non lasciarlo dormire lì… e quindi cercò di svegliarlo…

“nonno nonno svegliati!” chiamò Yugi

Il nonno dopo aver mugugnato un po’ si svegliò e vide che suo nipote era lì…

“ma Yugi! Che… che ora è adesso??” chiese il nonno tibutante
“sono le mezzanotte e un quarto…” ripose Yugi.

“scellerato ma a che ore torni a casa?? Devi far sentire in pena il tuo nonno eh??” ci fu una breve pausa e poi aggiunse “vai a letto e domani sveglia all’alba!”

A sentire questo Yugi si rassegnò ed andò.. quando fu sulle scale si sentì il nonno che gli chiedeva…

“senti ma dove è tuo cugino?? È tornato anche lui tardi?” chiese

“non lo so.. e non voglio nemmeno pensarlo! Sarà con i suoi amichetti!” rispose..

E andò in camera sua.. il nonno pensò.. “ma quali amici? Qui non penso che abbia amici! Bah andiamo a letto e non pensiamoci più”



Ore 04.00

Nella casa intrisa di silenziò si sentì qualcuno che aprì una porta. Era un ragazzo con i cappelli raccolti in una coda, aveva una giacchetta nera e pantaloni e maglietta nera… Era Atem.. era rincasato a quest’ora per via della festa che gli avevano fatto come nuovo capo… ora doveva sgattaiolare verso la sua camera e fare il meno rumore possibile per non farsi notare ma fu sentito da Yugi che venne giù a vedere chi era.

“chi è là?? Esci oppure ti do una botta con questo questo…” disse cercando qualcosa da fare da arma ”… questo mestolo!”

“ e dovresti far male con un mestolo? Mi deludi! Nemmeno se fosse entrato il grande Lupin avrebbe avuto paura” rispose il ragazzo nell’oscurità..

“Atem?” sussurrò.

“chi credevi che fosse? Babbo natale in anticipo??” disse accendendo la luce..

“io.. credevo che fossi un ladro.. mi hai spaventato!!” disse irritato pensando che lo paragonava a un bambino…

“bè non si può neanche prendere qualcosa dalla cucina..a proposito… sai dove tuo nonno tiene le cibalgine per il mal di testa? (prova moment act! Il mal di testa sparisce in un act! Nd tizio della pubblicità di moment act)(sparite! Non voglio pubblicità occulte qui! Nd gatta)

“sono nello scaffale dietro di te… ma come mai ti servono?” chiese Yugi

“non lo so…. Forse perchè sto male?? Ma che razza di domande fai??” rispose irritato tenendosi lo stomaco con una mano..

Yugi notò che teneva la mano sullo stomaco e pensò..

“chissà cosa ha combinato.. per me fra qualche ora vomiterà e non penso che stia bene…”

Atem prese la medicina e se andò in camera… anche Yugi andò a letto.. stava pensando alla levataccia di domani…



Il giorno dopo…

06.00

“Yugi!!! Sveglia!!! Sai bene che devi scontare la punizione!” urlò il nonno.

Yugi dopo un po’ che si girò nel letto si alzò e scese a far colazione.. la tv era accesa e stava andando in onda il notiziario

“buongiorno a tutti e benvenuti a questo notiziario.. apriamo il tg con la notizia che Thomas detto “il boss” della banda della gente che spaccia nel nostro paese ieri è morto a causa di un combattimento che sembra essere stato fatto contro un altro ragazzo di cui non conosciamo il nome.. voltiamo pagina e parliamo ora della squadra giapponese che ieri ha sconfitto la cina a pallavolo per 15 a 13..”

“ma dai quel ragazzo è deceduto… meno male anche se per ora c’è un altro capo… e questo penso che sia più pericoloso dell’altro che ne dici Yugi?”disse il nonno al nipote..

“non saprei.. bisogna vedere come và a finire…” disse Yugi.

In quel momento entrò in cucina Atem con una canottiera bianca… strano vedere un tipo di vestito bianco su uno che è vestito continuamente di nero..

“giorno!” salutò Yugi e il nonno.

“ciao Atem.. vuoi del caffè?”chiese il nonno…

“si grazie…” rispose

Mentre stava preparando il caffè il nonno…

“senti Atem ma tu stai male?” chiese il piccolo

“no perché…” ripose con una domanda Atem

“ieri ho visto che avevi qualche problema allo stomaco” rispose

“mah non era niente…” rispose

“ecco a te!” disse il nonno porgendo la tazza ad Atem

“io penso che tu stia male e che stai peggiorando…” pensò Yugi

FINE CAPITOLO 6



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:14
 
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Dea Bastet
view post Posted on 13/6/2009, 20:10




Ed ecco qui la parte lemon della fic... buona lettura!

CAPITOLO 7




Da quel giorno che era arrivato Atem, Yugi sentì un strano sentimento dentro di lui, ma non lo manifestava pubblicamente, lo teneva dentro… non sapeva se era amore ma questo si manifestò più forte la sera.. la sera quando era tornato a casa malaticcio… gli faceva compassione… e quando era a letto pensava ad Atem…



Il giorno andò avanti con la sua afa.. ma per fortuna in casa c’era un ventilatore che faceva aria… il nonno e Yugi erano sul divano.. il nonno dormiva e Yugi girava per i canali e pensava ancora ad Atem… Atem era fuori… c’era un caldo da morire… non sapeva che faceva… tutte quelle ore fuori da casa al caldo… ma non sapeva esattamente che facesse.



In un borgo della periferia della città su una panchina all’ombra ci stava un ragazzo… venne un altro a disturbarlo…
“senti vieni c’è gente!” disse il ragazzo.

Subito lo seguì e vide che c’erano macchine in un vicolo che aspettavano… ma cosa aspettavano??

Il ragazzo arrivò…

“hanno pagato?” chiese

“si ho qui i soldi… avevamo bisogno della tue scorte… le nostre le abbiamo finite…” disse

“certo ecco qui… ecco a lei signore..” disse alla persona in macchina…

Dopo questa ne arrivarono molte…

E alla sera…

“abbiamo fatto un bel bottino a vedere questa roba… ma siamo sicuri che la polizia non abbia installato telecamere? A me hanno fatto sto tiro ed è stato per questo che sono stato beccato!” disse

“no stai tranquillo.. questa è una zona tranquilla della città… non è mai venuta nessuna pattuglia fin qui e mai arriverà! La polizia ha altro da fare!” raccontò
“bene e allora andiamo al bar e contiamo l’incasso di oggi!”



Arrivò buio e dopo aver fatto le ultime chiusure contabili, si fa per dire…

All’improvviso entrò una persona…

“è qui che si distribuisce droga? Mi servirebbe ora!” chiese il ragazzo

Tutti rimasero fermi.. perché pensavano “ormai non è più ora… rischiamo di farci scoprire” ma Atem si avvicinò al ragazzo…

“senti bello.. io te la vendo ma con un sovrapprezzo!” disse

“qualunque cifra! Stasera devo attuare un piano e me ne serve in quantità!”replicò

“e va bene… ma prima patteggiamo.. siccome sei un po’ ritardo te lo faccio a 400 euro” e aggiunse “allora accetti?”

Il ragazzo ci pensò.. tirò fuori il portafoglio e gli porse i soldi… Atem gli dette il sacchetto che aveva e il ragazzo se ne andò…



Atem ritornò fra i ragazzi…

“incredibile… una cifra folle! Ma con questo abbiamo guadagnato più del necessario! Evvai il nostro capo!!” disse uno

“grazie ma non è niente… ci sono abituato a trattare con quelli… e ora” aggiunse vedendo l’orologio “devo andare”

“ma te ne devi andare di già??” chiese il ragazzo

“si. Ho dato la mia parola che stasera sarei rimasto a casa… perché il nonno va via…” e aggiunse “ora vi saluto!”

Disse e se ne andò…



Giunto a casa aprì e vide che Yugi era addormentato sul divano e il nonno era già scappato… non sapendo che fare si avviò in cucina a prepararsi un panino… in fondo non aveva così tanto fame…

Nel frattempo Yugi si svegliò e sentì che a casa era arrivato Atem… ormai aveva in mente i suoni che faceva ogni volta che tornava… li aveva impressi nella memoria… si avviò dove aveva sentito i rumori e vide che c’era Atem intento a prepararsi la cena…



“ciao Atem.. se tornato presto stasera!”

“bah solo perché me l’aveva chiesto il nonno di non tornare tardi.. senò io rimanevo ancora a fare festa” disse.

Yugi sentendo che si era manifestato ancora più forte questo suo desiderio… cercò di invitarlo a stare da soli.. questo sentimento era amore…

Cercò le parole.. alla fine ne uscì con un:

“senti vieni un attimo in camera mia! Ti devo far vedere una cosa” chiese ad Atem cercando di contenere il rosso peperone che aveva assunto sulla faccia.

Atem ci pensò su prima di andare… non aveva proprio in mente cosa.. alla fine decise di andare con lui…

Salirono le scale con Yugi che faceva da guida…

Appena entrati Yugi chiese ad Atem di sedersi… e avvenne una cosa.. Yugi si avvicinò ad Atem…

“senti ma cosa mi devi…” Atem era rimasto senza parole Yugi era lì davanti a lui che lo baciava…

Poi si staccò… “Atem.. è da quando sei arrivato che ho questo tormento dentro di me… ecco… mi dispiace.. guarda vado via… mi sa che te la sei presa…” disse in preda al panico..

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Dopo questo furono sfiniti.. Atem uscì dal corpo di Yugi… il piccolo era stanco… ma trovò la forza di fare una domanda…
“senti… Atem… mi prometteresti una cosa?” chiese

“tutto quello che vuoi amore! Ah grazie di questa serata insieme!”

“sono felice… che ti sia piaciuta.. senti però vorrei che i prometteresti una cosa…”

“Dimmi tutto” rispose

“vorrei che tu abbandonassi la carriera di serial killer… vorrei che tu non fossi più in quel giro.. ti prego fallo per me” disse

Atem ci pensò su… non poteva abbandonare i suoi compagni ma disse a malincuore: “e va bene… lo farò per te!”

Sarà davvero così? Lo scopriremo nei capitoli che seguiranno.

<b>FINE CAPITOLO 7



Edited by Dea Bastet - 12/7/2009, 19:15
 
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Dea Bastet
view post Posted on 12/7/2009, 18:07




CAPITOLO 8




Il mattino dopo

Yugi si svegliò lentamente con i caldi raggi solari che entravano dalla finestra e vide che Atem si era alzato da tempo.. allora si vestì e andò giù in cucina a prepararsi la colazione..

Appena arrivò vide che Atem stava sorseggiando il caffè che si era fatto e la tv era accesa e stava iniziando il tg del mattino..

Tv: “buongiorno e benvenuti a questa edizione del giornale.. apriamo dicendo che una ragazza 18enne è stata violentata ed è morta… secondo la polizia sarebbe che c’è stato un ragazzo che l’ha portata via dalla sua compagnia in un appartamento e avrebbe abusato di lei facendole ingerire stupefacenti… adesso stanno indagando sull’accaduto e cercando si avere l’identikit del ragazzo. Ma non solo.. la polizia sta anche indagando su chi ha venduto al ragazzo i stupefacenti.. 10 kg di eroina sono stati trovati nell’appartamento.. ora la polizia si è divisa in due per condurre questa indagine: una parte si occuperà dell’identificazione dell’omicida e l’altra parte si occuperà di far andare in galera coloro che hanno venduto i stupefacenti al ragazzo.. un’idea c’è l’hanno già ma ancora non sanno come muoversi… cambiamo pagina.. ieri si è svolto un importante cerimonia…”

“povera ragazza.. mi dispiace…” disse Yugi

Atem invece pensò al ragazzo: "era quello che gli avevo venduto ieri la droga. Se adesso riescono a risalire all’organizzazione noi tutti finiamo in cella… e se lo viene a scoprire mia madre mi uccide. Già quando mi avevano beccato in Egitto me ne ha dette tantissime e ora se sa questo e se poi viene a sapere di tutti i miei reati in Egitto sono proprio fregato.



“senti ma ci sei?? Ehii!!

“eh? Ah si… che mi stavi dicendo?” chiese

“bè stavo parlando della ragazza.. è stata attratta con l’inganno e ora.. morta per dei stupefacenti… e magari tu ne sai qualcosa!”disse rivolgendo uno sguardo insospettito a Atem

“e ora perché mi guardi così?? Non guardare me! Io non centro!” disse alzandosi e cercando di non fare sospetti a Yugi

“io credo che invece centri qualcosa… so che fai parte dell’organizzazione e che quella sta facendo spacciare droga per tutta la città…” vide che stava andando fuori dalla stanza “e ora dove vai??”chiese

“vado all’organizzazione va bene?? O bisogna che te lo scriva??” disse

“tu mi avevi promesso che non li avresti più frequentati ieri sera! Me lo avevi promesso!!” disse

“davvero?? Sei sicuro di non essertelo sognato?? Io non penso di aver detto quelle parole e se le ho dette mi sa che ero ubriaco! Ciao io vado”



A quelle parole Yugi caddè nella disperazione.. ieri sera glielo aveva promesso con il cuore.. e adesso si rimangia tutto… non era possibile.. voleva stargli vicino per cercare di rimetterlo sulla retta via… ma come poteva.. ad un tratto gli venne un idea..

“senti posso venire con te?” chiese

“ma ti sei bevuto il cervello con il latte per caso? Guarda che non è che posso portare chi voglio… ho una reputazione da difendere… e poi non so che faresti… dimmi non è che sia una manovra strategica del nonno per sorvegliarmi??”

“no te lo giuro.. e che vorrei vedere! Ti prego ti prego ti prego!”

“e va bene.. allora mettiti qualcosa di decente e poi usciamo e andiamo”



Ci mise poco a prepararsi e poi uscirono…

Yugi era eccitato dall’idea di entrare nel bar proibito.. che gli avevano raccontato male di quel posto.. entrarono e trovarono tutti ragazzi intorno a un bar.. uno di loro lanciò un occhiataccia a Yugi…

“ragazzi ciao…”disse Atem

“ehi ma chi ti sei portato oggi? La scuola?” rise uno

“dovrai starci con lui visto che oggi starà con noi tutto il giorno”

“e speriamo che si porti anche lui nella nostra strada… ahah ma chi sarebbe?” chiese un ragazzo

“è mio cugino…” rispose “ma se ne starà tranquillo e non darà fastidio”

“certo che potremo insegnarli qualcosa a questo piccolo…”

“ora basta! Ora andiamo nel solito posto ma dobbiamo stare attenti.. gli sbirri stanno indagando sulla ragazza che è morta a causa dei stupefacenti e con tutta probabilità arriverà a noi…” spiegò

“sarebbe un bel guaio… anche perché noi siamo tutti ragazzi scappati di casa per entrare in questa organizzazione e se si scioglie a causa dei poliziotti sarà una catastrofe…”

“si ma dobbiamo restare vigili… ora andiamo nel solito posto e da stamattina in poi uno di noi farà da sentinella… ma ora andiamo… vi spiegherò là”

Si incamminarono verso il solito luogo che era una periferia alle porte della città qui si organizzarono.

“allora tu Luis starai all’entrata della via e riceverai coloro che vogliono le dosi… se vedi qualche sbirro che viene verso la nostra parte dovrai fare un fischio ok?”
“va bene..vado!”

La mattinata passò bene.. ci furono molti che volevano le dosi e sembrava che i poliziotti non fossero nei paraggi ma non fù così..

Ad un tratto Luis vide che c’erano dei poliziotti che stavano entrando nella casa vicina.. cercò di dare l’allarme ma fu preso da uno dei poliziotti e messa una benda sulla bocca in modo che non rovini l’effetto sorpresa… lo ammanettarono e lo portarono nel furgone.

Tutti i poliziotti stavano nella casa.. tutti pronti a prenderli in fragranza del reato e siccome stavano dando in quel momento una dose uscirono di scatto e andarono a fermargli le mani in modo che non toccassero le armi… qualcuno riuscì a sparare un colpo e uccidere qualche poliziotto ma fù fermato e ammanettato..

Alla fine riuscirono a fermarli tutti e condurli fino al furgone dove sarebbero andati in centrale…

“bene almeno adesso speriamo che non c’è ne siano altri… e dobbiamo ringraziare anche la gente che ha segnalato lo spaccio qui…”

In quel momento Yugi stava tornando perché lo avevano mandato a prendere un pacchetto e quando lo videro presero anche lui…



Furono portati tutti alla centrale e catalogati… solo uno rimase fuori.. Yugi che aveva detto che non centrava niente.. chiedeva solo di chiamare suo nonno a casa…
“quindi dici che tu non sei nell’organizzazione, giusto?” chiese

“si.. e che volevo proteggere il mio amico che ci è dentro…” disse

“senti puoi fare una telefonata se vuoi.. ma stà attento che con te chiudo un occhio.. ma alla prossima finisci in cella con il tuo amico!”

“va bene”

Il capo gli diede un telefono e Yugi chiamò a casa

“pronto?” disse dall’altro capo del telefono

“nonno sono io!” disse

“Yugi! Ma dove sei?? Ti sto aspettando!”

“ehm sono alla centrale di polizia…”

“e che ci fai lì?? Anzi non dirmelo!! Arrivo subito!”

FINE CAPITOLO 8

 
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8 replies since 31/7/2008, 11:53   136 views
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